Stamattina, mentre liberavo la mia scrivania dal caos di libri che l’affolla per allestirvi il presepio per i nipotini, mi sono ritrovato tra le mani le quattro raccolte di poesie di Andrea che mi hai mandato. Quattro (!), appunto, e non tre, come avevo scritto nella mia “chiacchierata”, sono i libri di poesie che mi hai mandato. Ne ho approfittato per rileggere “Lo spazzino delle stelle”, che ho apprezzato molto di più rispetto alla prima lettura, anche se le mie preferenze vanno a Viaggio di andata.
Due poesie, in particolare, mi hanno invogliato alla rilettura: Il vasaio e Il primo odore della pioggia. Nella prima poesia “creatura” fa rima con “paura”, ma in quella immediatamente successiva “bambino” si trova felicemente in rima con “stella del mattino”. Anzi, in quasi tutte le poesie dello Spazzino delle stelle domina una serenità inattesa se si pensa alle precedenti raccolte. Forse il “lapis” dell’inquieto viaggiatore ha trovato finalmente “un punto di riferimento” sicuro nell’ “altruismo per sempre” che scaturisce dalla paternità?
Pier Luigi, un abbraccio e tanti auguri per il tuo imminente compleanno.
Gino (Biagio) Romano