Ziggy’s Cafè
Racconti e pensieri da consumare caldi
Cafè d’autore: 2 gialli sul mare toscano
Nuovo appuntamento per Cafè d’autore. Questo mese si tinge di giallo.
Nel nostro immaginario ci sono i colpi a effetto del tennista André Agassi, le punizioni a effetto del calciatore Andrea Pirlo, le frasi a effetto dello scrittore Andrea De Carlo e poi ci sono i gialli a “effetto” di Andrea Falchi.
I romanzi sono due e sono entrambi ambientati sul mare toscano.
A tu per tu con l’autore
Andrea Falchi, laureato in chimica, nasce nel 1976 a Pisa e da sempre vive la dicotomia fra la scienza e la letteratura. Si avvicina alla scrittura con la poesia nella quale vede un modo sintetico di esprimere i suoi sentimenti; i versi infatti gli paiono uno strumento pulito e preciso per esaminare gli abissi della sua anima. Crescendo sente l’esigenza di sperimentare altre forme di scrittura e il genere giallo ancora una volta si addice molto alla sua necessità di mescolare arte e scienza.
I romanzi
Le storie ricche di mistero e suspense assomigliano molto a una equazione in cui l’assassino è l’incognita da scoprire. I titoli dei suoi romanzi, infatti, sono locuzioni che rimandano a fenomeni fisici o sociologici alla cui parola effetto segue sempre un sostantivo.
Gli ultimi due romanzi, pubblicati da Carmignani Editrice, sono “Effetto Werther, l’asimmetria del suicidio” ed “Effetto farfalla, l’asimmetria dell’odio”.
Il sottotitolo è caratterizzato dalla parola asimmetria che serve a caratterizzare meglio il romanzo e a indirizzare il lettore verso la scoperta dell’assassino. Asimmetria, che è il contrario di simmetria e quindi tranquillità, indica che un qualcosa si è rotto nella vita di qualcuno. Inizia così una nuova storia di investigazione.
Nasce in questo modo il ciclo degli effetti, storie calate sul territorio toscano, che hanno per protagonista la solita coppia di investigatori: da una parte il commissario Silvestri, rude, svogliato, poco incline all’investigazione classica. Dall’altra, la sua spalla, l’ispettore Titta, ironico, inopportuno e apparentemente ignorante. In realtà perché la mente di Silvestri giri bene necessità degli interventi sconvenienti del suo sottoposto. I romanzi si giocano sull’intuito del commissario Silvestri e sono un esternazione ad alta voce di quello che la mente umana solitamente elabora dentro di sé.
In aiuto al commissario appare in sogno il suo alter ego, un certo barbiere Sigaro, che nel momento in cui affida degli indizi a Silvestri non fa altro che attivare la mente del lettore in un ricorrente gioco di scambi. Inoltre Carlo Silvestri trae spunto per le sue strambe investigazioni dalla lettura dei più disparati libri. Il clima di questi romanzi è volutamente caotico, leggermente surreale, ma cristallino.
Ci sono continui salti di palo in frasca che servono un po’ per confondere il lettore un po’ per raccontare anche altro.Pisa e la sua provincia, infatti, non sono solamente un mero sfondo, ma sono veri e propri protagonisti, grazie anche gli aneddoti e ai personaggi di cui è ricco il nostro territorio.
Effetto Werther
Addentrandoci nel romanzo Effetto Werther, tale espressione si riferisce al fenomeno per cui la notizia di un suicidio pubblicata dai mezzi di comunicazione di massa provoca nella società una catena di altri suicidi.
La scena si apre a Montefoscoli. Un suicidio di massanel tempio di Minerva Medica sconvolge la piccola comunità della Valdera. Sei ragazzi svizzeri si uccidono con un cocktail a base di acido cianidrico gassoso. Contemporaneamente una coppia di ragazzi, nella sala attigua, viene ritrovata morta per cause del tutto innaturali.
Il commissario Silvestri si troverà a indagare, insieme ai fratelli Paletta, carabinieri, e al suo inseparabile Titta, ancora su altri due omicidi, fra macabri esperimenti di antica memoria e l’asimmetria di un suicidio che lo porterà a incontrare, nei suoi sogni rivelatori, personaggi del calibro di Corradino D’Ascanio e Frankenstein.
Effetto farfalla
In Effetto farfalla, invece, la scena si sposta a Pisa, in pieno centro. Una Pisa satura di odori si appresta ad affrontare una delle estati più calde degli ultimi dieci anni.
Un omicidio riporta il commissario Silvestri indietro di trent’anni e precisamente a quel luglio del 1982 in cui l’Italia vinse i campionati del mondo e lui perse per sempre l’amicizia dello stravagante Alberto Pistacchi.
La causa? Una donna, tale Rosella Salviati, la cui essenza di fragola e salvia viene spazzata definitivamente da un colpo di pistola partito da Le logge di Banchi a Pisa. Un’indagine carica di un odio mai sopito nella quale un bacio rubato in una cabina al mare d’estate, leggero come un battito d’ali di farfalla, dopo trent’anni scatena un vero e proprio uragano.
Una storia in cui tutti e cinque i sensi sono i protagonisti.
Io voglio vedere come vanno a finire le due storie e tu?
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